
I fili in PDO sono un particolare tipo di trattamento al volto, che prevede l’inserimento sotto la cute di sottili fili di polidiossanone (PDO) che stimolano la produzione di nuovi fasci di collagene attorno ad ogni filo e provocano l’attivazione del processo riparativo. Si crea quindi un effetto di sollevamento dei tessuti, particolarmente indicato per ridurre i segni del tempo su collo, guance e sopracciglia.
I risultati sono diversi per ogni persona, ma in generale il trattamento dà un aspetto molto naturale di ringiovanimento, poiché vengono eliminate le rughe lievi, vengono attenuate le rughe profonde, migliora il colore della pelle, l’elasticità e la consistenza, viene ritardato il processo di invecchiamento e si previene il rilassamento dei tessuti del volto. I tempi di recupero sono molto inferiori a quelli derivanti dalla chirurgia tradizionale.
Il trattamento richiede una quantità minima di chirurgia non invasiva e non lascia cicatrici. E’ necessario dell’anestetico locale mentre non è necessaria alcuna degenza ospedaliera. Il trattamento è più adatto per uomini e donne di età compresa tra i 40 e i 70 anni: la procedura è maggiormente efficace sulla pelle che presenta un rilassamento limitato. I risultati sono di lunga durata, tipicamente tra i due e i tre anni, superiori quindi a quelli dei consueti filler.
I rischi dei fili in PDO sono molto limitati: d’altra parte nessun trattamento è privo di rischi, anche se l’esperienza del medico contribuisce a ridurli in modo sostanziale. Il trattamento può causare lievi effetti collaterali come infezione, ecchimosi, gonfiore, indolenzimento, intorpidimento e leggera asimmetria. Tali effetti tendono comunque a scomparire. A seguito del trattamento il medico fornisce le istruzioni post-terapia da seguire. I tempi di recupero sono di solito inferiori a una settimana: occorre inoltre evitare esercizi fisici intensi per due/tre settimane.
I fili sono realizzati in polidiossanone (PDO) che è un materiale di sutura assorbibile. Il PDO è un filo sintetico costituito da una fibra monofilamento, formata da uno o due fili ritorti, che si dissolvono nel tessuto dopo qualche mese. Il materiale è utilizzato da più di 30 anni in chirurgia plastica, gastroenterologia, urologia, ginecologia, oculistica per suture cutanee e sottocutanee. La reazione infiammatoria è minima, ma sufficiente per creare nuovo collagene attorno al filo., ottenendo così un piccolo aumento di volume che comporta un aumento di tono ed elasticità dei tessuti, in opposizione al naturale indebolimento della pelle e alla creazione delle rughe.
Il trattamento è controindicato in presenza di malattie infettive acute (influenza, …), infiammazioni della pelle, tumori, predisposizione ai cheloidi, tendenza al sanguinamento e altre malattie che causano scarsa coagulazione del sangue.
I fili in PDO sono una tecnica piuttosto recente, che richiede una manualità esperta oltre che esperienza e conoscenza approfondita dell’anatomia della pelle del viso. E’ assolutamente fondamentale che il medico sia pienamente qualificato.